Oggi ci troviamo a Torrechiara Langhirano Parma e sorvoliamo uno dei castelli piu’ belli ed affascinanti del circuito dei castelli del Gran Ducato di Parma e Piacenza. un po’ di Storia; Il più antico insediamento umano della zona, rinvenuto nel 1981 ai piedi della collina del castello, fu fondato dai Terramaricoli durante l’età del bronzo. Dell’epoca romana sopravvivono le tracce delle ultime propaggini meridionali della centuriazione nella zona pianeggiante, compresa tra Arola e il paese di Torrechiara. La prima testimonianza dell’esistenza del borgo di Torcularia risale al 1028, mentre del castello originario non si hanno notizie antecedenti il 1259, quando il podestà di Parma ne deliberò l’abbattimento. In seguito sulle rovine fu edificata dalla famiglia Scorza una casaforte, distrutta nel 1293 per volere del podestà Marco Giustiniani. Nel 1308 Gilio Scorza accolse a Torrechiara i Lupi e i Rossi, cacciati da Parma per volere di Giberto III da Correggio; i ribelli ricostruirono la fortificazione, ma Giberto reagì stringendola d’assedio, che si protrasse fino al raggiungimento di un accordo con Rolandino Scorza, figlio di Gilio; nel 1313 Cabrietto Scorza, fratello di Rolandino, e Guglielmo de’ Rossi si allearono e attaccarono il maniero, distruggendolo. Tra il 1448 e il 1460 sulle rovine fu costruito il maestoso castello per volere di Pier Maria II de’ Rossi, che nel 1464 lo assegnò a Ottaviano, suo probabile figlio naturale, avuto dall’amante Bianca Pellegrini. Tuttavia, Ottaviano premorì al conte, perciò i beni a lui destinati furono assegnati all’erede principale Guido. Pier Maria scomparve nel maniero il 1º settembre del 1482, durante la guerra dei Rossi; la fortezza passò a Guido, ma dopo pochi mesi il castello, posto sotto assedio da Gian Giacomo Trivulzio nel maggio del 1483, si arrese alle truppe milanesi. I principali feudi rossiani di Felino, Torrechiara e San Secondo furono assegnati a Leone Sforza, figlio minore di Ludovico il Moro, che ne divenne amministratore. Alla morte del giovane, avvenuta nel 1496, i tre feudi passarono, per qualche tempo, alla duchessa Beatrice d’Este, sempre per donazione del marito Ludovico. Nel 1545 la marchesa Luisa Pallavicino sposò il conte Sforza I Sforza di Santa Fiora, portandogli in dote i due castelli. Nel 1551, durante la guerra di Parma che oppose il duca di Parma Ottavio Farnese, appoggiato dal re di Francia Enrico II, e il papa Giulio III, aizzato dal governatore di Milano Ferrante I Gonzaga, alleato dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d’Asburgo, il Gonzaga conquistò i due manieri sforzeschi e pose l’accampamento a Torrechiara nei pressi della badia di Santa Maria della Neve; poco tempo dopo le truppe ducali di Ottavio, cugino di Sforza, contrattaccarono vittoriosamente il castello di Torrechiara, occupato dal capitano imperiale Ascanio Comneno, ma durante gli scontri la badia fu parzialmente distrutta. Itinerario: https://www.google.com/maps/dir/Rapal…