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Oggi ci troviamo insieme a @giantorrio1635 e Monica (mia moglie) a Rocca della Verruca Vicopisano Calci Pisa Toscana e andiamo a visitare e sorvolare dopo un lungo cammino questa Fortificazione Militare del secolo XIII. Un po’ di storia: La struttura della rocca aveva un’importanza cruciale per la Repubblica Pisana, perennemente in guerra con Firenze. Il castello era il nucleo di un sistema di fortificazioni sparse sul territorio circostante tra cui possiamo elencare i castelli di Caprona, Vicopisano e Buti. Le comunicazioni tra questi avamposti e la rocca, così come quelle tra la rocca e la città di Pisa, avvenivano con lenzuola, stendardi, fumo, fuochi o colpi di artiglieria attraverso un codice che permetteva di informare repentinamente sui movimenti delle truppe nemiche in avvicinamento. In caso di scarsa visibilità il segnale veniva passato attraverso le varie torri dislocate sui monti pisani: la Torre dello Spuntone, il castellare di Asciano, il castello di Agnano e il castello di San Giuliano. Teatro di cruente battaglie tra Pisani e Fiorentini, fu ripetutamente roccaforte dei primi quando ormai la città era caduta in mano al nemico. Il sito era già occupato da una fortificazione dal 780, ma la rocca vera e propria fu costruita solo nel XIII secolo, ed è sopravvissuta come struttura militare attiva fino alla definitiva caduta di Pisa nel 1503. Le ultime strutture ad esser costruite, in vista dell’ultimo decisivo scontro con i Fiorentini, furono le quattro torri angolari, due orientali di grossa dimensione e due occidentali più piccole, con feritoie e balestriere. Nel 1509, tuttavia, la fortezza fu ristrutturata da Antonio da Sangallo a cui vengono attribuiti i due bastioni poligonali e da Luca del Caprina, della bottega del Francione, a cui viene attribuita la grossa torre cilindrica su uno spigolo del perimetro. La fortezza fu in seguito dismessa venendo a mancare la sua posizione di frontiera e quindi la sua utilità difensiva. Un po’ di Architettura: La struttura in pietra e laterizi sorge su uno sperone roccioso ed è stata ricostruita e ampliata in vari momenti della storia della Repubblica Pisana; tali lavori sono stati eseguiti spesso con urgenza in periodo di guerra, senza una pianificazione accurata. I bastioni e le fondamenta, che si aggrappano direttamente alla roccia sottostante, sono ancora saldi, ma le sovrastrutture sono crollate quasi interamente; restano quasi intatte alcune sale sotterranee e la cappella centrale, che conserva le quattro mura. La pianta del complesso è pentagonale, con i due lati orientali spesso considerati come uno solo molto convesso. Solo quattro angoli risultano fortificati: i due rivolti a nord e nord-est da torrioni rotondi, quello a nord-ovest da un bastione con punta poligonale e quello di sud-ovest con uno spalto lievemente pronunciato. L’unico ingresso è posto sul lato orientale e vi si accede tramite una breve ma ripida scalinata scavata nella roccia. Una volta varcata la porta, attualmente danneggiata, il paesaggio si apre sulla piazza d’armi al cui centro si ergono i resti di una chiesa. Nel terreno si notano diverse aperture, alcune provviste di scalini e conducenti a stanze sotterranee, altre di forma quadrata poste al centro del soffitto delle stesse camere. Tra la vegetazione è possibile scorgere anche l’apertura di una grande cisterna quadrilatera, con la volta a botte, oggi riempita di detriti e in passato probabilmente utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana. Coordinate della localita’:https://geohack.toolforge.org/geohack…
Oggi ci troviamo a Campocatino in Garfagnana Lucca Toscana, siamo in compagnia di @SalMacProduction @giantorrio1635 @S_FidelisFPV @Simofly @micciu e sorvoliamo questo fantastico borgo della Garfagnana Lucca Toscana Alpi Apuane. Un po’ di storia: Campocatino è una località montana delle Alpi Apuane, nel comune di Vagli di Sotto (provincia di Lucca). Si trova a 1000 m s.l.m. e comprende un ampio bacino di origine glaciale, testimonianza dell’estensione della glaciazione quaternaria nell’area appenninica. Al suo interno troviamo le tipiche costruzioni pastorali denominate “caselli” che sono state conservate con le caratteristiche costruttive antiche. Dal 1991 è diventata “Oasi naturale della LIPU” la coesistenza di diversi ambienti, e l’integrità naturale dell’area ha permesso la coesistenza di diverse specie d’uccelli che vi si riproducono. Lungo le pareti rocciose nidificano il gracchio alpino e il picchio muraiolo; nelle praterie e i pascoli di alta quota si osservano l’allodola, il codirossone, il culbianco e la tottavilla, mentre i boschi sottostanti sono popolati da la capinera, il cardellino, il fanello, il fringuello, il luì piccolo, la passera scopaiola, il pettirosso, il picchio muratore, la tordela, il tordo bottaccio, lo scricciolo e quattro specie di cince: Cinciallegra, Cinciarella, Cincia mora, Cincia bigia. La biodiversità è presente anche tra i rapaci che popolano l’area: l’allocco, il gheppio, il gufo, la poiana comune, lo sparviere, talvolta l’aquila sorvola l’area alla ricerca di prede. Coordinate della localita’; https://geohack.toolforge.org/geohack…
La MB AerialPhoto AirVideo Production sarà presente come ospite grazie al gradito invito di Giovanni Callea al Levante Drone Festival che si terrà a Sestri Levante il 09/10 03/2024