
DJI AIR 2S
Aerial photography
Fortezza di Verrucole
San Romano in Garfagnana Tuscany
-Copyright All Rights Reserved mbAerialPhoto 2022-2023
Tutti i diritti riservati
DJI AIR 2S
Aerial photography
Fortezza di Verrucole
San Romano in Garfagnana Tuscany
-Copyright All Rights Reserved mbAerialPhoto 2022-2023
Tutti i diritti riservati
Un po’ di storia: Il lago di Vagli, una splendida location di Vagli Park, contiene circa 35 milioni di metri cubi d’acqua ed è di origine artificiale. Si è formato, infatti in seguito allo sbarramento del Torrente Edron e alla costruzione della diga idroelettrica, iniziata nel 1941. Interrotti a seguito degli eventi bellici, i lavori della diga terminarono nel 1947 innalzando lo sbarramento a 65 mt prima, a 95 mt poi. Le acque del lago, salendo di livello, arrivarono a nascondere del tutto i borghi di Pantano, Piari e Fabbriche di Careggine, e gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie case. In caso di manutenzione necessaria, il lago viene svuotato e riaffiorano le rovine di Fabbriche di Careggine, il “paese fantasma” costituito nel 1270, in epoca medievale. Un tempo era un borgo di fabbri ferrai provenienti da Brescia, che lavoravano il ferro estratto dal Monte Tambura. Tra le cime del Monte Tambura (1.891 mt di altezza) e del Pisanino (1.946 mt). Sospeso sul lago, ancorato a terra mediante una serie di tiranti in acciaio speciale che lo sorreggono e mantengono in equilibrio, con dieci metri di passerella in vetro. Il Ponte Sospeso è uno dei capolavori del territorio di Vagli e collega le due sponde del lago. Offre una splendida e completa angolazione del panorama mozzafiato circostante, oltre a regalare una vista da brivido sul Lago: tra un impalcato ligneo e i tiranti in acciaio, infatti, nel centro sono state disposte dieci metri di lastre di cristallo che permettono di ammirare il lago sottostante. Dal Ponte Sospeso è possibile ammirare il promontorio di Vagli e il ponte Morandi, il ponte ad arco costruito e progettato nei primissimi anni 50. Inaugurato il 19 giugno del 2016, ad oggi continua ad attrarre un numero elevato di turisti e visitatori. Come raggiungere il Lago di Vagli di Sotto e il suo Ponte Tibetano: https://www.google.it/maps/dir/Rapallo,+GE/Lago+di+Vagli,+55030+LU/@44.2387673,9.5635478,9.49z/data=!4m13!4m12!1m5!1m1!1s0x12d4a0445b8dfa2d:0xdeda89e929bbec92!2m2!1d9.2338889!2d44.3498211!1m5!1m1!1s0x12d56d0117c8b243:0xee12958864718345!2m2!1d10.3041884!2d44.120403?entry=ttu
https://youtube.com/@StaticaFacile
Garfagnana Lucca Tuscany
-Copyright All Rights Reserved mbAerialPhoto 2022-2023
Tutti i diritti riservati
DjiAir2S
Garfagnana Lago di Vagli Sotto Lucca
#djiair2s#aerialphotography#dronephotography
-Copyright All Rights Reserved mbAerialPhoto 2022-2023
Tutti i diritti riservati
Oggi ci troviamo nel comune di Sala Baganza provincia di Parma precisamente nel Parco Naturale Regionale Boschi di Carrega, siamo in compagnia di @SalMacProduction e @GabbyFly per effettuare delle riprese aeree con droni stabilizzati DJI ,AUTEL EVO, e FPV con AVATA e D-ROCK e riprese da terra con INSTA360 in questa bellissima location. Un po’ di storia: Il Casino dei Boschi è un edificio fatto costruire dalla duchessa Maria Amalia di Borbone tra il 1775 e il 1789. Fu progettato dall’architetto francese Petitot su un preesistente chalet di caccia. Nel 1819 fu acquistato da Maria Luisa d’Austria, che incaricò l’architetto Nicola Bettoli di ristrutturare l’edificio secondo lo stile neoclassico. Aggiunse un lunghissimo colonnato con al centro il Casinetto, un edificio con orologio e torre campanaria, che ospitava il teatrino di corte. La duchessa incaricò il giardiniere Carlo Barvitius, proveniente dalla corte degli Asburgo, di impiantare un elegante giardino all’inglese. Nel 1870 il Casino dei Boschi e il parco circostante, che erano di proprietà del demanio nazionale del Regno d’Italia, furono ceduti all’ingegnere Grattoni; dopo la sua morte, nel 1881, vennero acquistati dagli attuali proprietari, i principi Carrega di Lucedio. Il parco, grazie ad una convenzione coi proprietari, è accessibile al pubblico, mentre l’interno della villa non è visitabile. Itinerario: https://www.google.com/maps/dir/Rapallo,+GE/Parco+naturale+regionale+Boschi+di+Carrega,+44.73517436592825,+10.204970619594235,+43038+Sala+Baganza+PR/@44.4445375,9.3798252,10z/data=!3m1!4b1!4m13!4m12!1m5!1m1!1s0x12d4a0445b8dfa2d:0xdeda89e929bbec92!2m2!1d9.2338889!2d44.3498211!1m5!1m1!1s0x47806ef7187149e9:0xdd0da2de2cad4675!2m2!1d10.2062121!2d44.7227083?entry=ttu 🔴Acquista dai miei link e dal mio sito 👉 www.mbaerialphoto.it per supportare il mio canale!!!
Oggi ci troviamo sul Passo del Lagastrello e sorvoliamo l’abbazia di San Bartolomeo a Linari,oggi solo un cumulo di suggestivi ruderi. Molti secoli fa rappresentava un approdo sicuro per tutti i viandanti che preferivano una variante più “tranquilla” della via Francigena; oggi è meta (e punto di passaggio) degli appassionati di trekking a cui piace ripercorrere le vie di un tempo. Quel che resta dell’Abbazia (o Monastero) di Linari è posto sul terz’ultimo tornante del Passo del Lagastrello, ma quei pochi ruderi “profumano” di una storia e di un mistero millenario. La Via di Linari era infatti un antico percorso di passaggio commerciale e di pellegrinaggio verso Roma alternativo a quello della Via Francigena (spesso infestata di briganti e malintenzionati) su cui si innestava dalla città di Fidenza verso Parma per raggiungere la Toscana appunto attraverso il Passo del Lagastrello. In realtà il vero nome di quest’ultimo era Malpasso, a testimonianza delle difficoltà del viaggio e dello stato d’animo con cui pellegrini e mercanti affrontavano il passaggio fra i due versanti dell’Appennino visto che l’itinerario attraverso le montagne non era certo privo di pericoli. Per questo l’Abbazia di Linari era un approdo sicuro, proprio là dove il pericolo era più grande e la natura più selvaggia, sul culmine del Malpasso, soprattutto tra il 1.000 e il 1.300 dopo Cristo. Poi il declino: una descrizione del 1466 la definisce in totale stato di abbandono mentre nel 1583 papa Gregorio XIII ne decreta la soppressione, affidandone i beni al convento agostiniano di San Giovanni Battista di Fivizzano. Oggi dell’insediamento restano solo le rovine, ma lungo tutto il percorso, che risale le valli dell’Enza e del Parma, sono numerosi i segni della potenza un tempo detenuta dall’Abbazia.
Itinerario: :https://www.google.com/maps/place/SP74/@44.34156,9.9853128,9.38z/data=!4m6!3m5!1s0x12d522e1dcf3a7f9:0x85b2319f353016dc!8m2!3d44.2996995!4d10.0720605!16s%2Fg%2F119w8qvs6?entry=ttu
Powered by WordPress & Theme by Anders Norén
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Notifiche Push - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario